A chi vi giunge per la prima volta (dalla Maremma lungo la SS.74), Pitigliano si offre improvviso al colpo d'occhio del visitatore con una visione straordinaria ed assolutamente inaspettata.
L'abitato a strapiombo sulla rupe di tufo da cui sorge come per magia, è incastonato in una mirabile scenografia di dirupi, piccole valli, verdi declini, torrentelli e cascate. Se si giunge di notte, allora l'abitato illuminato si staglia nel buio come sospeso nel tempo. Sulla rupe abitarono gli uomini dell'età del bronzo, poi gli etruschi, poi i romani.
La Sinagoga, con il forno degli azzimi e gli altri locali annessi, videro il fiorire per oltre cinque secoli, di una Comunità ebraica, che ha caratterizzato Pitigliano - per questo detta la "piccola Gerusalemme" - per la sua vivacità economica e culturale, ma soprattutto per l'eccezionale esempio di convivenza fra ebrei e cristiani, consolidato nel corso dei secoli fino ai nostri tempi.
Ma gli aspetti più straordinari di Pitigliano sono costituiti dall'eccezionale compattezza dell'abitato con le sue case di tufo, i suoi vicoli, le sue forme popolari che sono il contesto ineliminabile degli stessi monumenti: dalla città sotterranea, che si spinge nelle viscere della rupe, con cunicoli, grotte, colombari, cantine, antiche abitazioni rupestri e che costituisce un ambiente misterioso e particolarissimo.
Queste caratteristiche rendono Pitigliano un mondo fuori dal comune, inconsueto, eccezionale e tutto da scoprire.